ULTIMO AGGIORNAMENTO:

Lunedi' 27 Agosto

Le novita' della settimana


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venerdì 21 dicembre 2007

Risultati sondaggio miglior regista

Siamo giunti finalmente al tanto atteso esito del sondaggio su quale secondo voi fosse il miglior regista. La scelta era fra l'ormai piu' che celeberrimo Steven Spielberg, il meno noto ma altrettanto capace Robert Zemeckis, l'unico italiano del gruppo Gabriele Muccino e la matrixiana coppia Wachowski brothers.

Come probabilmente molti si aspettavano, il vincitore di questo appassionante sondaggio, con il 50% dei voti, si e' rivelato Spielberg, dopotutto bisogna confessare che pochi registi sono stati capaci di incollarci allo schermo quanto lui con i suoi fantastici film: chi fra noi non ha mai desiderato almeno per un minuto di veder atterrare sul proprio giardino il nostro piccolo amante dei telefoni ET, chi prima di buttarsi in mare ha temuto per la propria vita ed ha scorto l'orizzonte per avvistare un improbabile squalo assetato i sangue oppure chi ha avuto la forza di non piangere di fronte alla struggenza di un capolavoro come "Schindler list". Secondo classificato, dopo un inizio poco incoraggiante ed una finale eccezionale rimonta, con il 30% di gradimento, si piazza il grande Robert Zemeckis. Per chi di voi non avesse presente chi fosse cito solo due titoli che possono sicuramente fungere da scuola di cinema ancora per molti anni, la grande trilogia di "Ritorno al futuro" ed il fantastico semicartonato "Chi ha incastrato Roger Rabbit". Per chi, magari per caso, non conoscesse questi due titoli e' seriamente invitato a correre direttamente in auto dentro al primo Blockbuster che trova e noleggiarli (in realta' sarei anche capace di infilarmi di soppiatto in casa vostra e ficcarveli sotto il cuscino pur di propagandare questi film, ma per questa volta mi fido di voi). Al terzo, nonche' penultimo posto si piazza, con il 20% dei voti, il nostro Gabriele Muccino, la cui fama e' esplosa in Italia dopo "L'ultimo Bacio", (del quale Hollywood si e' dedicata a fare un remake americano in cui il ruolo di Stefano Accorsi e' stato affidato a Zach Braff, noto per il telefilm "scrubs") e spopolato nel mondo con "La ricerca della felicita'", grazie anche in realta' ad una stupenda interpretazione di un Will Smith in una veste tutta nuova. Ultimi classificati, con qualche delusione, i fratelli Wachowski, noti, (ma che dico famigerati), per aver diretto e sceneggiato la trilogia "Matrix" e per la sceneggiatura di "V per Vendetta". A dir la verita, a mio parere questo posto e' abbastanza immeritato, in conseguenza del fatto che, anche esulando dal successo e l'impatto sociale che Matrix ha riscosso nel mondo, sono stati i padri della tecnica registica del Bullet Time, una trovata che ormai a spopolati ed i cui derivati posssiamo vedere praticamente in ogni film d'azione dal 2000 a questa parte. Dopotutto, bisogna anche considerare che a fare il paragone con dei grandi come Spielberg e Zemeckis, non bisogna stupirsi o rammaricarsi di rimanere un po' in disparte, inoltre c'e' sempre tempo per accrescere la propria carriera. Che altro dire, spero che vi siate divertiti a partecipare, noi siamo sempre ansiosi di dare voce ai vostri pensieri e preferenze, ora rilassatevi, gustatevi serenamente queste vacanze di Natale e....pronti per il nuovo sondaggio.
Nota: per chi pensa di non conoscere abbastanza questi registi, qui a destra trovate i link alle filmografie di ognuno.

giovedì 20 dicembre 2007

Un Natale per tutti i gusti

Ebbene, anche questo Natale si sta piano piano avvicinando... lo sentiamo nell'aria, lo vediamo nelle mille decorazioni per le strade, lo possiamo udire per il suono in lontananza dei zampognari che suonano girando di vicolo in vicolo. Siamo proprio agli sgoccioli, giusto il tempo per comprare gli ultimi regali, strappare di mano a qualcuno l'ultimo pezzo rimasto e correre a casa a fare i pacchetti, pronti subito per mettersi in pista in attesa della notte di Natale per la pole position dello scarto piu' veloce. E come tutti gli anni anche il cinema non manca di farci qualche dono, ma ad essere sinceri, quest'anno sembra essere stato un tantino piu' generoso, sara' che quest'anno le abbiamo viste veramente di tutti i colori ed siamo anche gia' pronti a mille nuovi affronti che ha voluto almeno farci la grazia di toglierci qualche soddisfazione almeno a Natale. Sara' che dalla piccola grande Cinecitta' qualcuno avra' visto uscire del fumo dalle orecchie degli spettatori all'uscita dal cinema per quanto stufi delle solite stupide e vuote commedie, ed allora si e' deciso di cambiare qualcosa (oddio un cambiamento radicole, magari in meglio sembrerebbe chiedere troppo) e di far tornare in qualche modo il gusto di andare nelle grandi sale cinematografiche. Infatti, diversamente dagli ultimi anni, quest'anno sembra proprio che non possiamo lamentarci, accanto ai soliti polpettoni strappalacrime, alla coppia Neri Parenti-Christian De Sica, sempre uguali a se stessi, e al nostro noto Leonardo Pieraccioni, forte della propria fama, sicuramente non al meglio, quest'anno sotto l'albero, cercando bene, abbiamo l'occasione di trovare film di ogni genere, per ogni gusto e attitudine, proprio ma proprio per lasciare (piu' o meno) tutti soddisfatti. E se una volta entrati nel cinema vedrete i vostri pargoli sgattaiolarvi sotto le gambe per andare a vedere il fantasioso dysneiano "Come d'incanto" o pronti a svolazzarvi sopra la testa per posarsi sulle poltrone a vedere il giallo (solo nei colori) "Bee Movie", vostra moglie lasciarvi come un ebete davanti l'ingresso attirata dal fascino irresistibile della coppia Cruise-Redford in "Leoni per agnelli", non disperate guardate i vari titoli dei film, potrete riscoprire il vostro spirito avventuroso con Nicolas Cage ed il suo "Il mistero delle pagine perdute", oppure potrete catapultarvi nei panni di uno spietato assasino grazie all'irreprensibile trasformista Viggo Mortensen ed il suo contorto regista Cronenberg in "La promessa dell'assasino", oppure....beh, sono sicuro che trovere qualcosa anche per voi; e poi non preoccupatevi, anche se nel viaggio di ritorno a casa tutto non sara' tornato alla normalita', rallegratevi che almeno tornerete tutti insieme...dopotutto l'uscita e' una sola!

giovedì 13 dicembre 2007

Rambo: To Hell and Back

Per la rubrica Novita' da Hollywood, anche questa volta parliamo di un sequel...e dopotutto anche questa pellicola non dovrebbe stupire poi cosi' tanto, infatti di questi tempi, guardando bene, ci possiamo rendere conto che si e' eretto un vero e proprio trascinante domino che ha portato attori ormai nonni a rivestire i panni di action hero interpretati quando avevano la meta' degli anni: come Bruce Willis con il quarto capitolo di Die Hard, Harrison Ford con il quarto e ultimo capitolo di Indiana Jones, ora Stallone (a sue spese, per un costo totale di circa 50 milioni di dollari), ha deciso di imbracciare di nuovo il mitra e di rievocare il secondo dei suoi due personaggi anni '80 piu' famosi. A distanza di appena un paio d'anni da quando ha spolverato di nuovo i guantoni per l'ultimo ciak per Rocky Balboa (da lui diretto e sceneggiato, oltre che interpretato), visto il discreto successo riscosso, ora e' il turno di Rambo. Non appena indossati di nuovo gli anfibi, il nostro attempato eroe questa volta si ritrova a dover difendere alcune isole, e correre in soccorso di alcuni missionari cristiani, prigionieri niente poco di meno che...di soldati Birmani. Di queste re-entry, oltre allo stupore, la sensazione predominante rimane sicuramente lo scetticismo se siano veramente pellicole necessarie al mondo del cinema ed il dubbio se nascano solo dall'esigenza di rinfarcire il portafogli e combattere con le unghie e con i denti un'eta' che corre sempre piu' veloce e che a tutti i costi non si vuole lasciar scappare. Certo la riesumazione di questi personaggi e la produzione di questi film testimonia la ormai evidente mancanza di idee che aleggia da qualche anno a questa parte (basti soltanto vedere quanti remake e prequel) e di questi attori che provano ancora a fare gli eroi (stuntman permettendo), c'e' da sperare che a nessuno venga in mente di far tirare un altro calcio all'untuoso Van Damme o far fare un'altra giravolta al gelatinato Steven Seagal,nel frattempo...occhi aperti e rimanete all'erta!

lunedì 10 dicembre 2007

1408: l'orrore di un viaggio introspettivo in noi stessi


Ecco a voi il risultato dell'ultima messa su schermo di un'altro dei libri firmati Stephen King...questo dovrebbe dire tutto o almeno essere un elemento determinante nel decidere se vedere questo film o meno. Cosi' per me e' stato, di conseguenza, cosi' come molti altri (infatti 1408 e' quarto nella top ten al botteghino in Italia) non appena sono venuto a conoscenza di questa notizia non ho saputo resistere e mi sono catapultato al cinema.
La storia parla di Mike Enslin (John Cusack), scrittore con alle spalle un best-sellers di successo, ma che, dopo la morte della figlia e il conseguente fallimento del suo matrimonio perde l'ispirazione e la fede, maturando uno scetticismo sempre piu' radicale nei confronti del paranormale.Nonostante cio' si ritrova per antitesi, nel vano tentativo di contrastare il proprio nichilismo, a visitare ed a scrivere guide di luogi frequentati da fantasmi. Nel lavorare al suo nuovo libro "Dieci notti in dieci camere d'hotel infestate", un giorno tra la posta trova una cartolina che lo invita a non entrare nella stanza 1408 del Dolphin Hotel a New York.
Malgrado l'invito, Enslin si mette in contatto con l'hotel per prenotare la stanza 1408. Dopo il rifiuto telefonico si reca allora all'hotel, dove viene ricevuto dal signor Olin (Samuel L. Jackson),direttore dell'hotel, che lo invita in tutti i modi a non entrare in quella stanza. Per scoraggiare Enslin, il signor Olin gli consegna un dossier in cui sono narrati i misteriosi e atroci decessi avvenuti nella stanza 1408: cinquantasei vittime tra morti naturali e suicidi. Mike Enslin, però, si ostina a voler pernottare nella stanza, così il signor Olin si vede costretto ad accontentarlo consegnandogli la chiave, non prima di averlo avvisato che nessuno è mai durato più di un ora in quella stanza. Da questo momento, un solo giro di chiave, portera' il nostro scettico scrittore lentamente a ricredersi se non a sfiorare piu' volte la pazzia perso e terrorizzato dalle infinite potenzialita' della maledetta stanza 1408, capace anche di scavare nel nostro subconscio, far riafforare un passato da dimenticare ed emergere le nostre paure piu' insite, fino ad indurre sempre piu', in molteplici modi, alla morte ...come finira', spetta solo a voi saperlo!
Questo film, nonstante ad un primo approccio sembri essere un altro banale film dell'orrore che si diverte a stregare ancora una volta le camere d'albergo, tema ormai piu' che sfruttato da ogni forma d'intrattenimento di questo genere, finisce col trattare delle tematiche molto intriganti e coinvolgenti, mostrando cosi' originalita'. D'altra parte rimane pur sempre un film horror e quindi anch'esso non sfugge alla regola dei sobbalzi sulla poltrona indotti dagli ormai tradizionali giochi di suoni e alternanza di lunghi primi piani statici ad immediate scene veloci e dinamiche che rivelano il lato piu' pauroso del film.
Un grande complimento va senza dubbio alla scenografia ed al regista (lo svedese Mikael Håfström) che insieme sono stati capaci di realizzare un intero film avvalendosi essenzialmente di un attore e di una semplice stanza, senza pero' far mai stancare lo spettatore e dando sempre l'impressione di essere in un nuovo spazio (si consideri solamente che nel corso del film la stanza viene di volta in volta allagata, murata, congelata, distrutta, bruciata, ristretta, allargata aggiungendo nuove camere ecc..)
Un punto a sfavore va alla fotografia che non ha saputo rendere accattivante le figure dei fantasmi del passato realizzati come immagini riprodotte da un proiettore, come figure televisive e il cui obiettivo primario sembra essere accentuare i colori ma che finisce col rendere molto spesso l'ambientazione a dir poco fumettistica.
Altra nota negativa (anche se meno significativa), a mio parere, resta il modo con cui e' stato presentato il passato del protagonista, narrato con particolare noncuranza, sopratutto per quanto riguarda la figura del padre, e su cui si poteva lavorare di piu' traendo nuovi spunti per indurre paura nello spettatore, ma il cui obiettivo e' stato semplicemente fornire informazioni al pubblico e mostrare come matura la depressione nel protagonista. D'altro canto,volendo fare l'avvocato del diavolo, come sappiamo, ogni regista deve sottostare alla regola del tempo e molte parti devono necessariamente essere trascurate.
Ultimo complimento va a John Cusack, che ha saputo dimostrarsi molto capace, sopratutto nei primi piani, ed al rispettivo doppiatore italiano che si e' dimostrato capace, con la sua voce di trasmettere le giuste emozioni di volta in volta, cosa che di questi tempi sempre piu' di rado si riesce ad ottenere. Mentre deludente e' stato il ruolo di Samuel L. Jackson, che non ha avuto molto spazio nel film (compare complessivamente per 5 minuti) ed il cui personaggio (forse volutamente) non appare ben caratterizzato.
Per concludere ritengo che sia certamente un film che merita di essere visto, lascia molta libera interpretazione allo spettatore e, per chi e' alla ricerca di paura, garantisce senza dubbio piu' di uno spavento e... garantisco che ognuno di noi, dopo questo film, ci pensera' bene prima di chiudere la porta della propria camera d'albergo.

sabato 8 dicembre 2007

Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

La prima pellicola di cui discutere nella rubrica "Novita' da Hollywood" e' stata scelta con molta cura. Infatti, anche se in realta' l'uscita di questo film (prevista per Maggio 2008) per molti non rappresenta una vera e propria novita', trattare della produzione del quarto e ultimo capitolo della saga di Indiana Jones era d'obbligo, e a quanto pare molti altri la pensano ugualmente visto che, secondo il sito MovieTickets.com questo rappresenta il film piu' atteso del 2008, battendo l'altrettanto desiderato Dark Knight (ovvero il seguito di Batman Begins). In realta' della produzione del quarto film di Indiana Jones, (il cui regista e' inidscutibilmente il nostro Steven Spielberg) se ne parla da almeno un decennio, ma la Lucas si e' effettivamente messa in moto soltanto dal 2000, contattando un numero spropositato di sceneggiatori affermati e dimostrandosi altrettanto repentina a bocciare tutte le bozze elaborate, anche una sceneggiatura invece appoggiata dallo stesso Spielberg. Ma alla fine nel 2004 si e' finalmente giunti ad un punto promuovendo la proposta dello sceneggiatore Jeff Nathanson. In molti hanno sperato un nuovo coinvolgimento dei personaggi visti nei capitoli precedenti ed in particolare del padre di Indi, Sean Connery, ma queste speranze sono andate del tutto in fumo dopo il netto no dell'attore a partecipare al film, scelta che ha obbligato inoltre ad una modifica della sceneggiatura tale da eliminare la presenza del personaggio. Si vociferava anche il coinvolgimento di Natalie Portman per il ruolo della figlia di Indiana, personaggio introdotto non in uno dei film della trilogia ma nella serie tv, ma Lucas ha deciso di mantenere una trama coerente con i film del grande schermo ed ha provveduto ad annullare questa indiscrezione. In risposta a questo fatto pero' e' stato selezionato l'attore Shia LaBeouf (lo ricordiamo per Transformer) per interpretare il ruolo del figlio di Indi. Insomma le novita' sembrano molte e la lunga fase preparatoria che ha preceduto l'effettiva produzione sembra essere un ottimo biglietto da visita per indurci a credere nella realizzazione di un ottimo lavoro. Speriamo che le nostre speranze non vengano vanificate e nel frattempo...non mangiatevi troppo le unghia nell'attesa.

Novita' da Hollywood

Con questo post, diamo il via ad una rubrica, intitolata, come potete vedere sopra, "Novita' da Hollywood", conl'obiettivo primario di informare sulle ultime informazioni fresche fresche (o calde calde, come volete) dall'epicentro del mondo del cinema: anteprime, nuovi ruoli, sequel in progetto ecc...spero di attrarre interesse nei nuovi visitatori e.... buona prossima visione!

venerdì 7 dicembre 2007

Matrimonio alle Bahamas




















Si lo so cosa state pensando....mi rendo conto di cosa stia rischiando a proporre proprio come primo film una scemenza del genere, ma dopo tutto siamo vicini a natale ed i famosi cinepanettoni sono gia' sulla riga di partenza per scalpitare, rincorrerci e martellarci a suon di trailer, qundi in mezzo al caos, una guida risulta ancor piu' valida e indispensabile non trovate?La storia parla di Cristoforo Colombo (Massimo Boldi), tassista milanese a Roma, e della sua famiglia, composta da un mix surreale di culture: la moglie sicula (Anna Maria Barbera), la figla dalla perfetta dialettica, un figlio semiromano fissato per il rap e che percio' parla solo per rime, un cognato ladro romano che piu' romano non si puo' (Enzo Salvi) e dei cugini di dubbia natura (I fichi d'india), ma talmente dubbia da scambiare Natale con Pasqua (e la cui presenza in questo film e ampiamente discutibile se non del tutto inutile).La figlia di Colombo ottiene una borsa di studio per l'universita' di Miami (ammazza che c...o), torna in Italia per le vacanze di natele e...sopresa trova il fidanzato con un'altra. Disperata pensa che non si innamorera' mai piu', ma come possiamo immaginare, l'amore e' sempre dietro l'angolo, ed ecco che nel giro di una settimana scocca un nuovo amore con un giovane americano, che poi si scopre essere figlio di un ricco Broker italoamericano (Biagio Izzo) e di una acida americana (Victoria Silvstedt).L'amore e' forte, ma talmente forte che nel giro di tre mesi....i giovini decidono di sposarsi....alle Bahamas. E allora ecco salire di corsa sul primo aereo famiglia e amici italiani pronti a scombinare a suon di rutti e disastri demenziali l'eleganza e la raffinatezza dell'ambiente con disappunto e disgusto della famiglia di lui.Morale della favola, la ricchezza non importa nulla, ma cio' che conta sono solo i valori e comunque gli italiani, dietro il loro lato rozzo sono i soli veri buoni e sinceri.Insomma un vero e proprio inno (come al solito) all'amore e agli italiani, anche se secondo un parere personale c'e' qualche colpo basso nei confronti dei romani.Lo sviluppo dell'intreccio di questo film mi fa pensare insistentemente alle montagne russe dei lunapark: il vagoncino, con sopra i famigerati del momento sale lentamente e sempre con piu' difficolta', aggrappandosi con quanto gli riesce alle catene che lo possano issare fino in cima, e finalmente una volta giunto fino in cima, un breve sospiro precede un improvvisa e sfrenata discesa che sembra non finire mai, e che finalmente proprio quando stavi per perdere la speranza si conclude (per fortuna) con la parola FINE.In altre parole, il film non mostra niente di nuovo, qualche risata la strappa di certo ma dopo il fine primo tempo le risate sincere si nascondono per dare spazio alla banalita' e al gretto.Insomma di sicuro un film da vedere con il solo scopo di passare un po' di tempo con la famiglia in attesa che arrivi Natale.Battute migliori: "Donne sbrigateve che m'envecchio (sulla maglietta di Enzo Salvi)!" "In Giappone e' nata la bambina piu' brutta del mondo: Soshiita Nakagata".

giovedì 6 dicembre 2007

Intro

Eccoci qui!
E cosi', che la commedia abbia inizio!
E' vero, l'ho fatto, ho finalmente aperto un blog, e d'altronde a che argomento potevo dedicarlo se non ad una delle mie piu' grandi passioni?! Ebbene si, ho deciso di dedicare questo blog al cinema! Spero che possa rappresentare per altri cinedivoratori come me una valida guida da consultare prima di andare al cinema a vedere un film, o anche semplicemente una piccola agenda digitale dove annotare i propri pareri e commenti ed esprimersi liberamente!
Vabbe', comunque vada spero proprio che sia un successo, anche se solo per un batter d'ali!